in love with tattoo

body art fan club

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  1. #Kobrax#
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    nome: in love with tattoo

    descrizione: parlare ed approfondire l'arte dei tatuaggi in particolare e un po' tutta la body art in generale, confrontarsi su questi argomenti sulla base delle esperienze fatte, ma anche risolvere dubbi e curiosita'

    numero membri iscritti :6

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    Kobrax
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    Catilina92.
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    >>Tears_from_Hell<<
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    CODICE
    <a href="http://gimpworld.forumfree.net/?t=37677892&st=0#entry310411697" target="_blank"><img src="http://image.forumfree.it/3/2/0/7/5/3/8/1237137789.png"></a>


    argomenti:
    horimono
    tatuaggio papua-nuova guinea
    rischi pistola sparaorecchini
    significati: la farfalla
    il moko
    cutting
    i primi tattoo shop
    significati: il ragno
    Tecniche di esecuzione del tatuaggio
    Rischi della pistola
    I tatuaggi bianchi
    Tatuaggi UV-Reactive
    La koi
    Esecuzione di un tatuaggio attualmente
    Libro I

    link
    www.tatuatori.com/photogallery.asp (ricca collezione di tatuaggi eseguiti molto bene)
    www.tatuatitu.com/ (segnalato da Shanjinn Dawn)
    www.tattootribes.com/index.php (segnalato da Catilina92.)

    Edited by .Kobrax. - 4/5/2011, 20:07
     
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  2. #Kobrax#
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    iniziamo con il primo approfondimento sulla cultura del tatuaggio, andiamo in giappone a scoprire l'
    Horimono:

    il tatuaggio giapponese ha come fine quello di decorare il corpo, renderlo più sensuale ed elegante, l'eleganza, è infatti un concetto che si avvicina al termine "iki" è l'indole stessa dell'Horimono, sta tra "Buongusto""gusto""riservatezza""eleganza""equilibrio".

    I tatuati giapponesi, nascondono al "pubblico" i loro tatuaggi, li vivono come una cosa intima e privata da condividere esclusivamente con chi è coinvolto nell' Horimono.
    Si spogliano fieramente davanti ad un tatuatore o ad un tatuato ,condividendo con l'osservatore il capolavoro che copre sempre aree vastissime e ben delineate del loro corpo.
    Come molti sapranno, è spesso vietato ai tatuati frequentare bagni pubblici, "Onsen" (le terme), spiagge pubbliche spesso espongono cartelli dove i tatuati sono pregati di non entrare....

    Horimono infatti è solo il tatuaggio che copre come minimo le spalle ed i pettorali (gobu), che può essere gakubori con i classici sfondi neri sfumati o Nukibori, cioè senza sfondi(specialmente per il tatuaggio femminile).
    Tradizionalmente si inizia facendo la schiena intera fino sotto alle natiche comprendendo o meno parte delle cosce.
    Cominciare dalle braccia, è considerato poco "iki" per i tradizionalisti stretti.
    La sfida nel comporre un Bodysuit è quella di creare un immagine unica, che si integri con le curve del corpo, che sfrutti la figura e la esalti, come un abito sartoriale di altissima qualità, ogni pezzo è unico ed irripetibile

    Il bravo horichi (tatuatore), "legge" il corpo del cliente, lo studia, se sono presenti ad esempio altri tattoos eseguiti da altri tatuatori, cercherà di creare una composizione che bene si accosti a quella già presente, perchè l'intento del tatuatore non deve essere quello di esprimere se stesso sul cliente, ma quello di esprimere lo "spirito" che il cliente stesso vuol vedere sul suo corpo.

    Esistono temi fondamentali nell'Horimono, le stagioni, gli elementi e le saghe epiche, mitologiche.
    Il tatuaggio deve raccontare una storia che rappresenti la persona che la porta addosso.
    La scelta dei soggetti, implica la scelta degli sfondi.
    Ad esempio nel tatuaggio delle Koi, l'accostamento più congeniale è la cascata con le foglie di acero ed i crisantemi.
    Non a caso, nella leggenda delle carpe che risalgono la corrente nell'intento di arrivare alla porta di Bishamon per divenire draghi ed avere la vita eterna,la stagione è l'autunno, che in giappone sempre viene rappresentato da Momigi(foglie d'acero rosse) e Kiku(crisantemi).
    Non si mescolano i fiori di divese stagioni, non è coerente.

    La soggettistica è legata strettamente alla grafica, ed alla mitologia, al teatro ed alle leggende di fantasmi, alla religione scintoista o buddista...
    Horimono per essere un vero tatuaggio degno di rispetto deve rappresentare l'eleganza e l'equilibrio, questi sono i due concetti cardine, il primo ispirato alla maniacale ricerca della perfezione e della bellezza,il secondo ispirato al taoismo, al bilanciamento perpetuo di positivo e negativo, maschile e femminile, bianco e nero....

    La tecnica Tebori
    La tecnica Tebori, è quello che tutti considerano la caratteristica più tipica del tatuaggio tradizionale giapponese.
    Un tempo infatti linee, sfumature e riempimenti venivano fatti esclusivamentei a mano.
    Gli Horichi(tatuatori), fissavano all'estremità di delle bacchette di bamboo, lunghe circa 30 cm gli aghi legati con filo di seta e cera.
    Per le linee si adoperava una configurazione tipo ago "flat rounded", e le linee si tracciavano di taglio, con l'immancabile inchiostro Sumi, poi c'erano diverse tecniche di sfumatura(bokashi) e riempimento del colore.
    Per sfumare e colorare, vengono usate tre file di aghi flat rounded sovrapposte, la prima in alto, più avanzata, la seconda e la terza a scalare, questo per permettere l'introduzione di tutti gli aghi nella cute.
    Il procedimento di sfumatura è leggermente diverso da quello di campitura.
    La tecnica Akebono, che serve appunto per fare i neri profondi e le campiture in genere, è un movimento semirotatorio del braccio che tiene la bacchetta, gli aghi penetrano nella cute con una certa inclinazione ed escono con un'altra.
    Oggi sono pochi i tatuatori che continuano ad usare questa tecnica, che per alcuni è irrinunciabile, per altri solo folcloristica...

    le informazioni sono tratte dal blog di Crez dell' adrenalink tattooing:
    http://profile.myspace.com/index.cfm?fusea...endID=365740781

    tatuaggio giapponese fatto con la tecnica tradizionale a mano dal maestro Horiyoshi III
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    Edited by #Kobrax# - 16/3/2009, 10:40
     
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    Quando ho la maggiore età mi voglio far tatuare le due ali della Fata che mi ha regalato mio marito (con colori autunnali). E approfondire questo argomento mi piacerebbe molto ^^
     
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    ok ti aggiungo!
     
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    tatuaggio di papua-nuova guinea

    nel 1912, il capitano Barton scrisse a proposito del tatuaggio delle tribu' in nuova giunea che è praticato soprattutto nel sud-est, le popolazioni che abitano la costa del golfo Paupuan praticano tatuaggi rozzi sulle facce degli uomini, soprattutto cerchi e che questi sono molto diversi dai tatuaggi papua. Uomini e donne delle tribu' che abitano le coste di Capo Nelson praticano la scarificazione.
    Nel sud-est della nuova guinea il tatuaggio è obbligatorio per le donne e facoltativo per gli uomini e solo a chi ha ucciso è tatuato un simbolo particolare per distinguerlo.
    Le bambine iniziano a tatuarsi dai 5 agli 8 anni, secondo la tribu', e in ordine preciso:
    faccia
    braccia
    mento
    inguine
    ventre sotto l'ombelico
    ascelle e scapole

    Affincheè il tatuaggio rimanga marcato e indelebile viene battuto due o piu' volte e poi si inizia una nuova serie di tatuaggi in questo ordine:
    gola
    interno cosce e ginocchia
    polpacci e piedi
    natiche
    petto e nuca
    fianchi e schiena
    ventre tra l'ombelico e il petto

    gli strumenti usati sono:
    una bacinella piccola e una di terracotta
    un frammento di vaso
    un bastoncino o la costa di una foglia di cocco per tracciare il disegno da tatuare
    una spina fissata ad un bastoncino
    il pigmento nero ottenuto bruciando la resina degli alberi e mescolando ad acqua il nerofumo depositato su un coccio tenuto sul fuoco

    tatuaggio delle bambine e delle ragazze

    è un avvenimento molto importante, accompagnato da una solenne cerimonia.
    Per l'occasione è costruita una pedana di fronte alla casa paterna nella quale viene eseguito il tatuaggio al quale assiste una donna adulta (la madre o una parente della tatuata) che ha il compito di farle coraggio e aiutarla a sopportare il doloro senza lamentarsi o piangere, cosiderati comportamenti disdicevoli.
    Secondo una leggenda locale il tatuaggio in origine non procurava dolore finche' una ragazza si mise a ridere irriverentemente mentre la tatuavano.
    Dall' inizio dell'esecuzione del tatuaggio, fino alla sua completa guarigione, di solito uno o due mesi, le ragazze vivevano isolate e segregate nella casa dove si eseguiva il tatuaggio e nelle rare volte cui era concesso uscire dovevano coprirsi il volto con un telo.
    Mangiano e dormono con la tatuatrice e per loro vengono preparati cibi particolari crudi o freddi perchè quelli caldi sono evitati in quanto si pensa infiammino le ferite.
    Non si mangiavano carni e pesci bianchi perche' si dice possano schirire i tatuaggi. Per lo stesso motivo non possono lavarsi con acqua, ma devono sedersi vicino al fuoco e sudare e poi si detergono la pelle con un panno.
    Con l'arrivo dei missionari che cercarono di sradicare le usanze i tatuaggi dell'uomo persero significato ma sopravvissero quelli femminili e ancora oggi è praticato il tatuaggio facciale dalle donne Masin della guinea nord orientale, pero' quello che in origine segnava il passaggio alla puberta' oggi è una manifestazione dell'orgoglio etnico delle donne, che con il tatuaggio sottolineano l'appartenenza alla propria tribu'.
    Tradizionalmente ogni anno le ragazze che raggiungevano la puberta' erano portate dai genitori a casa della tatuatrice (infatti il tatuaggio puo' essere praticato solo da donna a donna) dove rimanevano fino a lavoro completo.
    I disegni erano tutti diversi, infatti le linee tracciate segiuvano i tratti somatici delle ragazze sottolineandoli e abbellendoli e le donne tatuate erano considerate belle e affascinanti.
    Dopo aver rasato le sopracciglia e i capelli, sulla fronte, con un rametto intinto di colore, veniva tracciato il disegno e ottenuta l'approvazione della madre si procedeva all'incisione.
    Per tatuare veniva usata una spina di vite selvatica fissata ad un rametto che aveva la funzione di manico, la tatuatrice appoggiava la spina al viso e con un altro bastoncino batteva sul manico per far penetrare la spina. Negli ultimi anni si usano aghi di acciaio e sono poche quelle che usano ancora la tecnica antica.
    Il pigmento era ottenuto mescolando carbone polverizzato al succo di un'erba chiamata "bua kain". Oggi si usano le tinture che si trovano in commercio perchè piu' intense e durature.
    La tatuatrice lavora seduta a terra tenedo sulle gambe la testa della ragazza e con gli aghi buca la pelle ripercorrendo le linee tracciate precedentemente e quando il sanguinamento diventa intenso, passa sulla pelle uno straccio intriso di colore, per femare il sangue e per aggiungere pigmento.
    Questa operazione è molto dolorosa e provoca un notevole rigonfiamento della pelle e quindi il tatuaggio di viso e collo è realizzato in piu' sedute nell'arco di piu' mesi e affinchè il segno rimanga si deve ripassare per 5/6 volte

    donna con tatuaggi tipici
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    Edited by #Kobrax# - 16/3/2009, 13:24
     
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  6. Shanjinn Dawn
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    Posso aggiungermi anche io? :*_*:
     
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  7. #Kobrax#
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    certo! ti aggiungo!
     
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  8. Shanjinn Dawn
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    http://www.tatuatitu.com/ =====> sito abbastanza carino con disegni di tatuaggi :DD:
     
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  9. #Kobrax#
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    grazie Shanjin!
    mi fa tantissimo piacere vedervi attivi e collaborare ;)
    se trovate informazioni o avete delle domande di qualsiasi tipo fatevi avanti!

    Edited by #Kobrax# - 16/3/2009, 12:16
     
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  10. #Kobrax#
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    siccome vorrei approfondire con voi un po' tutta la body art metto informazioni, che reputo molto importanti, su danni che puo' fare un piercing fatto con la pistola, la quale nonostante sia proibita continua a fare disastri in giro, quindi se volete un piercing fatelo seriamente senza badare al risparmio: con la salute non si scherza!

    Rischi della pistola spara orecchini

    molti minori con 5 euro, pensando di risparmiare, e senza autorizzazioni dei genitori, che negli studi è obbligatoria, riescono a farsi fare questi "piercing".
    In Italia, al giorno d'oggi, esiste purtroppo ancora molta ignoranza sulla questione dei piercings, sulle precauzioni, sulle disposizioni ed autorizzazioni e quindi vediamo un po':

    1.La pistola non può essere sterilizzata in modo corretto.

    2.Rischio provato di contaminazione incrociata.

    3.Con la pistola non si può offrire un servizio igienico e sicuro.

    4.Danneggia i tessuti.

    5.Gli orecchini non hanno i requisiti necessari per essere inseriti in un nuovo foro.

    Il disegno originale della pistola sparaorecchini venne creato copiando la pistola in uso per inserire il codice di identificazione nelle orecchie delle mucche. Il sistema non venne alterato se non per la differenza del sistema meccanico di caricamento degli orecchini a pressione.
    La pistola è costituita sia da parti in metallo , sia da parti in plastica e quindi non può essere sterilizzata correttamente.
    La pistola, a discapito di ciò che dichiarano i produttori, non è pulita e tanto meno offre un servizio sicuro. Numerosi casi di trasmissione di malattie, inclusa l’epatite B.
    Molte persone che si fanno forare da piercer professionali continuano ad utilizzare la pistola per i buchi alle orecchie.
    Le orecchie hanno la stessa circolazione del sangue di tutte le altre parti del corpo e può potenzialmente trasmettere malattie come ogni altro tipo di foro. Un patogeno che trova accesso attraverso il foro dell’orecchio può creare gli stessi danni di un patogeno entrato da altre parti di pelle danneggiata! Non ci possono essere distinzioni di misure igieniche di protezione tra i lobi ed altre parti del corpo. Un foro è un foro e le orecchie non sono magicamente esenti dalla trasmissione delle malattie e la pistola spara-orecchini è per queste ultime un’ottimo veicolo di infezioni di vario tipo.

    Quando un’ oggetto dalla punta arrotondata come l’orecchino a pressione è forzato attraverso la pelle è inevitabile che si creino microscopici spruzzi di sangue. Queste invisibili particelle colpiranno tutto ciò che so trova attorno: chi fora, chi viene forato e la pistola verranno quindi a contatto con del potenziale sangue infetto. E’ inoltre risaputo e frequentemente dichiarato che la pistola può causare anche perdite di sangue ben visibili.
    Queste pistole normalmente non vengono pulite in nessun modo, o vengono pulite con alcool, che è un prodotto disinfettante assolutamente inefficace.
    Ogni piccola goccia di sangue resterà quindi sulla pistola, aspettando il cliente successivo.
    Alcuni produttori dichiarano che le loro pistole sono sicure perché il corpo della pistola non tocca mai le orecchie: ma le mani di chi fora toccano sia la pistola che l’ orecchio da forare, di solito senza guanti. Inoltre i capelli e le mani sporche del cliente vengono spesso in contatto con l’area da forare o con la pistola.

    Tutto ciò perde comunque peso quando si considera che la pistola viene spesso usata per forare la cartilagine dell’orecchio, le narici, l’ombelico ed altre parti del corpo dove il contatto diretto tra la pistola ed i tessuti è inevitabile.

    CONTAMINAZIONE INCROCIATA

    La maggior parte delle persone che usano la pistola spara-orecchini sono assolutamente impreparate ad offrire un servizio igienico e pulito.
    La pistola è spesso appoggiata tra libri contabili o dentro a dei cassetti... rendendo quindi reale la possibilità di contaminazioni incrociate. Inoltre questo tipo di foro viene di solito realizzato nei retro bottega… L’area da forare viene spesso disinfettata con alcool, che non è assolutamente efficace contro le epatiti ed altri patogeni ad alta resistenza. Il punto del foro viene poi segnato con penne comuni il cui inchiostro penetrerà nel foro. Il cliente viene molte volte incoraggiato a toccare l’area, per mostrare dove preferisce essere forato. Ad ogni modo non ha nessun senso fare questo tipo di segni, anche perché è difficile prevedere la corretta angolazione ed il posizionamento non essendoci un controllo manuale appropriato.
    Proprio a causa di questa assenza di controllo può succedere che le persone contraggano danni fisici permanenti.

    LA PISTOLA DANNEGGIA I TESSUTI

    Gli orecchini sparati sono sempre accompagnati da un piattello di forma circolare. Il foro che ne risulta non è un piercing pulito con le estremità del gioiello arrotondate, che aiutano una rapida e tranquilla cura; si viene a creare invece un foro con numerose micro lacerazioni e distorsioni del tessuto che creano posto ad insediamenti per batteri e sporcizia. Questo oggetto spuntato viene forzato attraverso il tessuto causando ovviamente più dolore di un’ago sterile, monouso ed a doppio taglio come quelli da piercing: questi ultimi inoltre sono più affilati degli aghi da sutura.

    GIOIELLI USATI CON LA PISTOLA
    La maggior parte delle persone crede che gli orecchini delle pistole siano stati studiati per accelerare i tempi della guarigione. La realtà è che sono stati studiati per essere inseriti nelle orecchie della mucche! E per ottenere il massimo risparmio di produzione possibile.
    Il disegno di questi orecchini conduce invece a severe infezioni, anche perché la farfalla di chiusura intrappola materiale di rifiuto ( linfa, pus, batteri ) che è difficile da pulire.
    La barra interna è inoltre troppo corta per permettere ad ogni piccolo gonfiore di dilatarsi durante la guarigione: diventa quindi normale vedere l’orecchino parzialmente o completamente incarnato nel tessuto. Questo accade spesso quando la pistola è usata per forare narici, tessuti cartilaginosi ed altre parti del corpo; ma può comunque accadere nei più comuni fori ai lobi.

    Alcuni di questi orecchini sono fatti in acciaio chirurgico, ma la maggior parte dei produttori offrono orecchini placcati in oro, dichiarando che l’oro copre l’acciaio chirurgico. Anche se questo potrebbe essere tecnicamente vero, l’acciaio è difficile da placcare, cosicché molti di questi orecchini sono placcati su di un’anima di acciaio ad altissimo contenuto di nichel od altri materiali a compatibilità zero.

    grazie ad:
    http://www.aptpi.org/

    se volete potete aggiungere il banner con il link a questa pagina image
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    Edited by #Kobrax# - 16/3/2009, 12:44
     
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    significati: la farfalla
    Collegata alla figura della Dea della rigenerazione è simbolo di morte e resurrezione. Per popoli antichi quali romani, greci e celti le anime dei morti si trasformavano in farfalle.
    In giappone è considerata il simbolo della donna e della femminilita', per la sua grazia e leggerezza e due frafalle rappresentano la fedelta' coniugale.
    In messico si usa dipingere una farfalla sulla schiena dei morti per garantigli il passaggio all' aldila'. Presso gli Aztechi era il simbolo del soffio vitale sfuggito dalle labbra di un uomo morente e quindi rappresentava le anime dei caduti in battaglia.
    Per la tradizione italiana le farfalle sono le anime dei morti che ritornano nei luoghi della loro vita e dunque non vanno disturbate.
    nel simbolismo della farfalla colpisce la sua metamorfosi, simbolo di rinascita e realizzazione
     
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    il Moko



    il tatuaggio nella civilta' maori poteva essere fatto solo da chi era riconosciuto tatuatore ed è parte di un rituale che ha lo scopo di proteggere gli spirito del tatuato dal male e per questo venivano fatto nel volto, parte considerata la piu' sacra del corpo.
    Il tatuaggio iniziava ad essere praticato nell'adolescenza ed era strumento di comunicazione sociale, infatti il tatuaggio indicava lo stato sociale della persona e il loro precedente vissuto (ad esempio il raggiungimento di un rango per azioni meritevoli).
    I tatuatori erano molto rispettati e venivano pagati in cibo e doni preziosi e solo gli appartenenti a caste elevate poteva tatuarsi, anche perche' i tatuaggi erano molto costosi e non di rado si vedevano lavori incompleti, e per questo erano considerati attraenti sia donne e uomini che ne portavano, oltre ad essere per questi motivo d'orgoglio.
    Ci sono due tecniche di tatuaggio usate dai maori:
    puhoro:
    si pungeva la pelle con uno strumento accuminato e nelle punture si inseriva il pigmento che lasciava il colore sottopelle senza formare rilievo.
    In questa tecnica l'ago veniva prima intinto nel pigmento e poi inserito nella pelle
    moko whakairo:
    fatto con scalpelli che ferivano la pelle e il pigmento inserito successivamente, una volta guarito era reso ancora piu' evidente dalle cicatrici.
    Lo scalpello è uno strumento a forma di pettine con lame di osso o pietra, legato ad un bastoncino e veniva fatto penetrare nella pelle con l'auito di un martelletto

    In entrambi i casi il pigmento era ottenuto bruciando resina e la polvere ottenuta mescolata a olio di squalo.
    Il pigmento era custodito e conservato gelosamente e usato per ogni nuovo tatuaggio della famiglia.
    Il nero poteva essere ottenuto anche bruciando la larva di una farfalla e mescolato il nerofumo con olio

    Il moko era particolarmente doloroso e poteva capitare che i tatuati morissero in seguito alle infezioni riportate.

    Il tatuaggio si svolgeva all'aperto (non si poteva spargere sangue nelle abitazioni) e il paziente si sdraiava su una stuoia mentre parenti e amici lo distraevano dal dolore.

    Le donne venivano tatuate solo sulle labbra e sul mento e richiedevano piu' delicatezza rispetto a quelli maschili

    tatuaggio di un capo tribu'
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    tatuaggio femminile
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    cutting


    Il cutting è uno dei tipi più comuni di scarification.
    Consiste nel tracciare un disegno sulla pelle con un bisturi.
    I bisturi chirurgici sono più adatti al cutting perche' le lame usate per gli hobby creano un taglio poco nitido e spesso contengono un sottile strato di olio, che può irritare la ferita. Generalmente, con il cutting, non si scende in profondità più di 3 millimetri.
    Il dolore associato a un progetto di cutting è considerato simile a quello di un tatuaggio, ma si sa che il dolore varia notevolmente da persona a persona.
    Questo tipo di scarification è stato, fino a poco tempo fa comune in Africa.

    la foto la metto sotto spoiler perche' magari puo' dare fastidio a qualcuno (non si sa mai)
    SPOILER (click to view)
    image


    ink rubbing

    Quando il cutting è finito, può essere strofinato nella ferita fresca inchiostro da tatuaggio per colorare la cicatrice.
    Il risultato spesso pero' non è dei migliori, allora molti artisti usano l'inchiostro rosso per enfatizzare la cicatrice
     
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    ho parlato dei tatuaggi in giappone e nel pacifico (e non ho finito XD) ma passiamo all'occidente e precisamente in America negli anni a cavallo tra il 19° e il 20° secolo

    i primi tattoo shop



    il tatuaggio venne scoperto dai marinai durante i loro viaggi nel pacifico e qui vi appresero le tecniche, infatti si tatuavano fra se durante i viaggi o lavoravano come tatuatori ambulanti nei porti. Nel 19° sec. il tatuaggio era considerato d'obbligo per un marinaio.
    Nel 1880 le autorita' militari incoraggiavano il tatuaggio purche' i soggetti non fossero osceni e suggerivano di sottoporsi al tatuaggio sotto controllo medico per evitare il contagio di sifilide e tubercolosi.
    Nel 1850 i tatuatori lavoravano a mano con strumenti rudimentali, quali aghi legati da un filo e fissati ad un bastone o su un tappo di sughero, e come ambulanti.
    Nel 1846 Martin Hildebrandt apri' nella zona portuale di New York il primo vero tattoo shop e divenne il primo tatuatore professionista d'America e aveva centinaia di clienti che aspettavano il loro turno anche per intere giornate.
    In questo periodo New York era la capitale del tatuaggio marinaresco e i soggetti piu' in voga erano patriottici oppure draghi importati dall'oriente.
    Nel 1875 anche Samuel O'Reilly, tatuatore, nonche'inventore della macchinetta come la conosciamo oggi, apri' il secondo tattoo shop.
    Con la macchinetta i tatuaggi venivano svolti in pochi minuti ed avevano un tratto piu' preciso quindi il succeso del nuovo strumento fu immediato.
    Un altro tatuatore famoso all'epoca, e il meglio pagato, era Charlie Wagner che tatuava artisti circensi molto famosi
    Bob Wicks (Robert Ferraiolo, nato a Brooklyn da genitori italiani) inizia a tatuare nel 1916, a 14 anni, e a 19 anni era considerato il tatuatore piu' giovane d'America ed era conosciuto col soprannome di texas bobby. Nel 1929, con il crollo della borsa, Wicks lascia il tatuaggio per dipingere manifesti di spettacoli circensi.
    A Manhattan lavorava Sailor Van Hart, nel suo tattoo shop chiamato "Lew the Jew". Egli era stato affascinato dal tatuaggio nelle filippine dove si fece tatuare tutto il corpo.

    L'avvento della macchinetta impose ai tatuatori la conoscenza di trucchi per regolarla e usarla meglio e la conoscenza di trucchi e segreti era custodita gelosamente, nonchè scambiati solo tra una ristrettissima cerchia di persone
     
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    significati: il ragno

    in molte culture il ragno è considerato creatore e architetto del mondo:
    è correlato alla grande madre terra generatrice dell'umanita', come nel caso el grande ragno Anonse, dell'Africa occidentale. Essa viene identificata come rappresentazione terrestre del sole o della luna, da cui si dipana tutta la trama celeste.
    Nel sud america abbiamo il culto di Ixchel, presso gli antichi Maya e quello di Unkotomi, molto diffuso tra i nativi americani, secondo i quali ha creato l'uomo impastando la propria saliva col fango e tessendo tutti i destini dei quali è la sola conoscitrice.
    Il mito del ragno creatore si ha anche in polinesia con le dee Biliku e Nereau.
    Il ragno donatore del fuoco lo troviamo nello Yiyi africano e in Kananeshi Amaiyehi, eroe mitico dei Cherokee.

    il ragno è considerato anche conoscitore del tempo e del futuro:
    La dea egizia Neith era adorata come la tessitrice dei destini del mondo, ed è questa funzione e dare al ragno il ruolo di custode del tempo.
    Nella cultura greco-latina troviamo le Parche e in quella scandinava le Norme entrambe divinita' femminiliche tessevano e recidevano il destino degli uomini.
    In ambito greco-latino è noto il mito di Aracne che sfida la dea Atena in una gara di tessitura, dove vince e la dea adirata per la sconfitta distrugge il telaio e la trasforma in ragno, ma ottiene dono della conoscenza del giorno della fine del mondo.

    Spesso la funzione di queste divinita' è quella di preservare i segreti divini come la dea indu' Maya, la cui ragnatela (il velo di Maya) diventa lo strumento per celare la vera illuminazione spirituale.

    La ragnatela inoltre è considerata una potente medicina, come il veleno dei ragni, infatti il materiale della ragnatela è un emostatico e il veleno del ragno è usato in sonniferi, anti dolorifici e anticoagulanti.
    Le proprieta' emostatiche della ragnatela venivano spiegate nel medioevo dal fatto che il nome del diavolo era Belzebu', dal fenicio Baal'Zebub, che significa signore delle mosche, dunque la ragnatela era il mezzo per contrastarne il potere diabolico.
    Nel medioevo si iteneva che la ragnatela servisse a curare la febbre malarica e creare filtri d'amore.
    Secondo credenze del sud Italia il morso del ragno (tarantula) genera una forma di possessione spiritica che deve essere esorcizzata con una danza, la tarantella.

    il ragno è considerato anche tramite tra il mondo dei vivi e quello dei morti:
    Nell'antica grecia era convinzione comune che l'anima di notte uscisse e rientrasse dal corpo sotto forma di ragno.
    In sud america le popolazioni di lingua Chibcha credono tuttora che le anime dei morti vadan verso l'aldila' su barche fatte di ragnatele.
    In cina il ragno è identificato come la reincarnazione di uno sciamano o l'anima di un defunto che in questo mondo cerca di tornare nei luoghi dove ha vissuto o per portare fortuna (ragno bianco) o per vendicarsi dei torti subiti (ragno nero)

     
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